
Brainwash
2018
4 mantellle
i- pod con audio e cuffie
Prodotto per Mirabilia Urbis a cura di Giuliana Benassi, Roma
Brainwash è il lavaggio del cervello, conosciuto anche come controllo mentale, rieducazione, persuasione coercitiva, controllo del pensiero, plagio psicologico o riforma del pensiero. Esso rappresenta una controversa teoria secondo la quale un soggetto può essere indottrinato in un modo che causi un indebolimento dell’autonomia, un’incapacità di pensare autonomamente, e una distruzione delle credenze e delle affiliazioni.
Ho lavorato su tre mantelle da parrucchiere e ho deciso di scrivere, con l’antica tecnica di stampa a caratteri mobili, delle frasi ambigue legate ai discorsi politici e che ripetutamente abbiamo sentito negli ultimi anni durante le campagne elettorali.
Il mio Brainwash consiste in un testo che le persone ascoltano in cuffia durante un “massage” che effettuo al posto del lavaggio testa. Il testo fa corto circuito con la natura seducente del mio massaggio personale, che rende piacevole l’esperienza dell’ascolto di un audio di natura concettuale e politica molto ambiguo. Alla fine del lavaggio ad ogni partecipante viene posto un quesito sul condizionamento.
Brainwash
2018
4 capes
iPod with audio and headphones
Produced for Mirabilia Urbis, curated by Giuliana Benassi, Rome
Brainwash refers to brainwashing, also known as mind control, re-education, coercive persuasion, thought control, psychological manipulation, or thought reform. It is a controversial theory suggesting that a subject can be indoctrinated in such a way that weakens their autonomy, impairs independent thinking, and dismantles personal beliefs and affiliations.
I worked on three hairdresser’s capes and decided to print ambiguous phrases—often heard in political speeches and election campaigns in recent years—using the ancient technique of movable type printing.
My Brainwash consists of an audio track that participants listen to through headphones during a “massage” I perform in place of a hair wash. The text creates a short-circuit with the seductive nature of my personalized massage, making the experience of listening to conceptually and politically ambiguous content strangely pleasant. At the end of the “wash,” each participant is asked a question about conditioning.

